lunedì 26 novembre 2012

Ladri in doppiopetto....



C'era una volta un tale vestito in maniera molto approssimativa, con la barba lunga e anche un poco spettinato che con un cappellaccio calcato a malo modo sulle testa, entrò in una banca di prima mattina ed intimò al cassiere- in un ordine poco perentorio - di consegnarli i soldi della cassa; non era molto convinto di quello che stava facendo ma sentiva che era l'unica cosa che le restava da fare, o almeno provarci, consapevole che sarebbe potuta finire male e quindi pronto nel caso a pagare. E con quella sensazione addosso che dava i brividi, prese il sacco che il cassiere gli porse e fuggì via accontentandosi....
Quel tipo di figura era il ladro.
A parte il persistere di una buona percentuale di ladro semplice, il  momento delicato che questa nazione sta vivendo ha introdotto una   figura predatoria di un altro tipo. Non ci sono più i ladri di una volta, oggi il ladro si palesa  ben rasato ed usa il dopobarba, spesso appare sui media o attraverso di essi, è ben pettinato ed indossa sovente abiti firmati e di buona fattura e non vive ai margini della società; la figura del ladro si è evoluta e spesso  occupa ruoli importanti al suo interno risultando così facilitato a svolgere il suo compito. E' sicuro di quello che fa, certo di farla franca se dovesse andar male e non è per niente propenso ad accontentarsi di ciò che preleva ai danni altrui per raggiungere i suoi ingordi obiettivi.
Oggi si chiamano, assessori, consiglieri, direttori, presidenti, sindaci, senatori, onorevoli ossia Ladri in doppiopetto e io avrò rispetto di loro e della politica che essi rappresentano quando la politica e chi la rappresenta avrà rispetto di me come cittadina di questo paese da disinfestare per non soccombere.

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