martedì 30 novembre 2010
mercoledì 24 novembre 2010
Un cuore con le vibrisse - Macchia
lunedì 22 novembre 2010
My cats- Krissy e Rory
Il grande spirito di adattamento che hanno i gatti avevano fatto si che Krissy si fosse abituato alla situazione, sapeva perfettamente che quando rientravo lo facevo uscire e anche quando era l’ora di stare tranquillo. Dopo i giorni stabiliti il veterinario, dopo una lastra di controllo decise che poteva essere tolto il chiodo e iniziare la riabilitazione motoria. La frattura di era saldata benissimo visto la giovane età, poteva di nuovo tornare sul grande acero del giardino.
Per lui ho smurato una grata di areazione di una casa in costruzione vicino a me dove si era infilato probabilmente rincorso ed impaurito da qualche cane…dopo un giorno e una notte che non tornava ho provato a chiamarlo lì intorno e una flebile vocina mi ha risposto dal fondo di un grosso tubo…..mentre discutevo aspramente col proprietario accollandomi i costi di ripristino ma dovevo salvare il mio gatto….
Piccole tigri crescono e nessun altro gatto potrà essere come la mia piccola tigre..a 8 anni una macchina o moto gli è stata fatale. L’ho raccolta dal ciglio della strada, intatta nella forma ma inerte nelle mie braccia,solo un dentino era spezzato, probabilmente trauma cranico o emorragia interna..azz…l’ho amata un casino !
giovedì 18 novembre 2010
Un cuore con le vibrisse 2 - Tinny e Krissy
Un giorno decisi di mettere fine alla condizione di “figlia unica” di Duchessa e decisi di prendere un altro gatto. Decisi che doveva essere una femmina, tigrata di colore rosso . Sapevo che non sarebbe stato facile trovarla, con quei colori sono frequenti quelli di sesso maschile ma io avevo tempo … Ci vollero sei mesi di attesa quando un annuncio letto in un bar mi attirò e decisi di andare a vedere quella cucciolata.
Una signora carina mi portò nei locali cantine del suo condominio, pulite e ben illuminate e tra alcuni scatoloni vidi spuntare 2 zampette che giocavano con una codina. Erano tre in tutto, la signora prese l’unica femminuccia e me la porse.La vispa pelosa prese a mordermi dando l’impressione di divertirsi molto. La arrotolai a mò di cannolo dentro il collo del mio maglione e la misi nel trasportino. Come un nuovo arrivo in famiglia misi il fiocco rosa alla porta per presentare la piccola al resto della famiglia.
Tinny (1997-2005) con striature di tigre, manto arancione intenso, occhi giallo ambra, miniatura perfetta del grande animale, femmina fiera, dominante, impazziva per le mie coccole, era la mia ombra mi seguiva dappertutto osservando ogni cosa io facessi. Purtroppo la troppa differenza di età tra le due micie non ha mai dato esito a neanche ad un segnale distensivo, Tinny voleva giocare ma …per cinque anni hanno abitato insieme ma la Cicia non ne ha mai voluto saperne nulla…e capisco…era come pretendere che condividessero giochi e modo di vivere un’adolescente e un settantenne….
Quando Duchessa morì ormai ero abituata a stare con 2 gatti e visto che la differenza di età sarebbe stata stavolta più appropriata tra i due, andai alla ricerca di un altro micetto nella versione maschile della Tinny e non ci volle molto a trovare Krissy (2002), raccolto dalla strada e con dei problemi agli occhi, lo trovai da una signora che l’aveva accolto. Bastò proprio poco che tra i due nascesse l’amicizia, chiaramente comandava Tinny.
All’età di cinque mesi Krissy una sera non rientrò a casa, preoccupata andai a cercalo nei giardini vicini ma niente, lo vidi apparire la mattina dopo sotto una siepe nel giardino accanto, probabilmente si era avvicinato nella notte, aveva il femore rotto, una macchina chissà, gli era andata comunque di lusso.
La mattina seguente lo portai dal veterinario che lo operò inserendo un chiodo per saldare le fratture. Per poter gestire tale situazione approntai un cestone grande da panettieri, lo coprii con un pezzo di policarbonato per trascorrere i 40 giorni di degenza prima della nuova operazione di ripristino.
Fu quella un meravigliosa soluzione, in quello spazio ristretto Krissy poteva soltanto fare 2 soli passi, senza saltare e senza compromettere l’esito dell’operazione….La mattina lo facevo uscire sotto la mia visione e poi lo rimettevo nel box, Tinny ogni tanto veniva a salutarlo e si chiedeva perché ogni sera dovessi portarmi su in camera quella cosa ingombrante…. Ma ben contenta perché poteva avere tutto il mio letto per se.
Un cuore con le vibrisse 1 - Duchessa
Duchessa,(1985- 2002) ma per gli intimi Cicia, aveva il manto grigio scuro, quasi argenteo , i suoi occhi erano di un giallo ocra intenso. Carattere solitario e tranquillo, un’ amore lungo 18 anni della mia vita.
lunedì 15 novembre 2010
A tutte le donne....
(Joseph Conrad)
domenica 14 novembre 2010
Un cuore con le vibrisse
E’ questo il posto dove stanno i gatti che ho amato e con i quali ho diviso porzioni delle mia vita, alcuni lunghissimi, lunghi , altri brevi ma degni di ricordo; alcuni di loro continuano a fase le fusa altrove, altri hanno cessato di farle, ma è lì che stanno tutti quanti coloro che hanno aspettato a casa il mio ritorno, che mi hanno atteso la mattina sul posto di lavoro con cui ho condiviso le pause pranzo, molti sabati e domeniche,quelli che ho accolto, allevato e trovato per loro amici di zampa veri.
In un angolo del mio cuore tengo tutto l’amore felino che mi hanno dato, impercettibile e sottile che ognuno ha espresso secondo la loro indole. Piccole miniature di tigri che mi hanno visto piangere e ridere, che hanno visto crescere i primi capelli bianchi , amandomi anche con i brufoli o appena alzata la mattina di un amore puro come solo gli animali ed i bambini possono fare.
E’ qui, dentro il mio cuore che tengo i loro musetti, le macchie e le striature dei loro manti e quel ipnotico simmetrico intersecarsi che da sempre mi incanta.
E se il mondo dei gatti incanta anche te, in questa categoria potrai leggere di loro, divertirti ed emozionarti nel condividere con me questa passione...
giovedì 11 novembre 2010
La vita attraverso un barattolo
Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffè al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere.
Quando la risata finisce il professore dice: "Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita...
Le palline da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l'amore ,le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene.
Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc..
La sabbia è tutto il resto:le piccole cose.
Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro nè per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con i tuoi figli, prenditi tempo per andare dal medico, vai col tuo partner a cena, pratica il tuo sport o hobby preferito. Ci sarà sempre tempo per pulire la casa, per tagliare le erbacce, per imparare le piccole cose...Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. Stabilisci le tue priorità:il resto è solo sabbia.
Uno degli studenti alza la mano e chiede che cosa rappresenta il caffè. Il professore sorride e dice: "Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E' solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa essere la vostra vita, c'è sempre posto per un paio di tazzè di caffè con un amico! ".
Creata da: Gruppo Castelvetrano
martedì 9 novembre 2010
L'eventualità di morire in Iraq - Enzo Baldoni
Mai in nessun blog precedente aveva ammesso come possibile la sua morte in uno dei suoi viaggi. Ma il primo giorno di attività del suo blog iracheno (Bloghdad), ebbe a scrivere:
« Si è parlato molto di morte in questi giorni: della morte serena di Zio Carlo, filosofo e yogi, che forse sapeva la data del suo trapasso. Guardando il cielo stellato ho pensato che magari morirò anch'io in Mesopotamia, e che non me ne importa un baffo, tutto fa parte di un gigantesco divertente minestrone cosmico, e tanto vale affidarsi al vento, a questa brezza fresca da occidente e al tepore della Terra che mi riscalda il culo. L'indispensabile culo che, finora, mi ha sempre accompagnato. » | |
Su questo concetto Enzo Baldoni ritornò più volte, sia in e-mail personali, che successivamente sono state pubblicate, sia in dichiarazioni. Come ad esempio in questo suo intervento nella mailing list che gestiva:
« Vorrei che tutti fossero vestiti con abiti allegri e colorati. Vorrei che, per non più di trenta minuti complessivi, mia moglie, i miei figli, i miei fratelli e miei amici più stretti tracciassero un breve ritratto del caro estinto, coi mezzi che credono: lettera, ricordo, audiovisivo, canzone, poesia, satira, epigramma, haiku. Ci saranno alcune parole tabù che assolutamente non dovranno essere pronunciate: dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare, valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po’ più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati. Il ritratto migliore sarà quello che strapperà più risate fra il pubblico. Quindi dateci dentro e non risparmiatemi. Tanto non avrete mai veramente idea di tutto quello che ho combinato.
Verso le otto o le nove, senza tante cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte inoltrata. Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega. Basta che non facciate come nel Grande Lebowski. » |
lunedì 8 novembre 2010
Queen Writes - Vorrei....
Vorrei morire in un giorno di vento
per continuare me stessa in tiepidi abbracci
avvolgendo come spira chi ho amato;
Vorrei morire in un giorno di pioggia
continuarmi in gocce come baci leggeri
sui volti di chi mi ha amato;
Vorrei morire in un giorno di tempesta
quando dardi di fiamma saettano nel cielo
e far mia la voce del tuono per chiamarvi ancora;
Vorrei morire in un giorno d’autunno
all’ora che il sole va opposto ad est.
E ' lì potrete ancora cercarmi,
sarò nelle folate giocose del vento,
o nelle gocce limpide di pioggia;
E ' lì che potrete di nuovo trovarmi,
nelle saette che infiammano l’aria di sera
o sentir la mia voce nel rombo del tuono.
E lì, nei colori settecenteschi di un tramonto d’autunno,
ogni volta potremmo parlarci ancora.
sabato 6 novembre 2010
LA REGOLA DELLE " 3 C "
Fondamentale elemento che caratterizza questa regola è un esatto e sequenziale avvicendamento di fisiologiche applicazioni anatomiche facenti parte di ognuno di noi, quali: CERVELLO, CUORE e CORPO.
Durante il loro costante bisogno applicativo nella vita dunque, sarebbe auspicabile imparare il prima possibile la sequenza esatta e attivare " in primis" le funzioni del CERVELLO, poi mettere in attivazione quelle del CUORE, e se necessita alla situazione, quelle del CORPO.
Concordo perciò con "Va' dove di porta il cuore",..ma aggiungerei: chiedi al cervello se viene con te.....
venerdì 5 novembre 2010
A chi nella sua vita amerà, a chi ama, a chi ha già amato...
mercoledì 3 novembre 2010
Nuovo Rinascimento Italiano 1
Diciamolo una volta per tutte,la nostra costituzione è datata, alcuni articoli che la formano- nati con tutte le convinzioni più alte allora, oggi non tengono più il passo con i tempi, tempi di trasformazione che si sono accorciati molto, alcuni articoli sono stati e lo sono tuttora umiliati e sviliti dai fatti che stanno accadendo nel nostro paese. Secondo un mio modesto parere, da italiana che abita momentaneamente questa porzione del pianeta terra, attenta al suo impercettibile ma inesorabile girarsi, credo che sia arrivato il momento di cambiare
E’ arrivato il momento di mettere mano ad alcuni articoli della nostra costituzione, cambiandoli, ampliandoli, ad altri del codice civile e penale ai quali spesso nell’ordinamento legale si rifanno, abolendo commi su commi nati spesso su leggi ancora emendati dal re e anche , ma soprattutto nel ordinamento politico di questo nostro paese.
E’ l’ora di svegliarsi, ora o mai più. Non solo come italiani ma come abitanti di questo pianeta terra; dobbiamo tentare di fare qualcosa prima che sia troppo tardi, e non c'è molto tempo....
E’ sotto gli occhi di tutti -quelli che vogliono vederlo- che il potere di pochi sta continuando a sfruttare le risorse di molti. Rinascimento dunque , nuove idee, passione e fermento civile, riappropri amico della dignità di essere cittadino, stufi di assistere allo sfaldamento crescente delle istituzioni del proprio paese, all’appiattimento cerebrale, al conformismo, al qualunquismo demagogico e a pericolosi sentimenti di rassegnazione.
Se la sovranità è del popolo ….
Il primo elemento formativo che un individuo conosce e deve imparare è l’esempio, è attraverso di ciò che avviene la formazione e i primi a doverlo dare sono i nostri parlamentari, dipendenti pubblici per eccellenza .
Basta alle agevolazioni di qualsiasi tipo, in barba al cittadino che arranca e avanti con parole come coerenza, equilibrio e onestà e chi sbaglia paga che latitano in un mare piatto di bla...bla....
Parlare di giustizia, onestà, morale e valori etici quando sono loro i primi a calpestarli è veramente inaccettabile, è addirittura sconfortante infine assistere al varo di leggi fatte per non essere giudicati, leggi fatte in un batter d'ali, tutti uniti, mentre per le leggi che servivano e urgono al nostro paese, non hanno trovato il tempo nè quelli dei governi precedenti, (anzi grazie a loro che Silvio ha potuto e può fare quello che fa...) e nè tanto meno quelli di oggi impegnati in altre faccende...che non sono quelle di cui questo paese meraviglioso ha bisogno.
Serve dunque un nuovo rinascimento, un fervore di idee, di movimenti che possano dare nuova linfa alla società; non ho competenze e nozioni di tipo giuridico o economico-politico e nemmeno sociologiche, intendo però esprimere una mia opinione con alcune idee che trattano di auspicabili nuove inserzioni, modifiche, aggiunte o parziali integrazioni alla nostra costituzione, nel sistema giudiziario, nell’ordinamento politico ed elettorale, nel codice civile, penale e amministrativo-fiscale.
Si chiamano riforme che nessun partito politico ha mai fatto, parola usata molte volte nei dibattiti elettorali di ogni schieramento, ma mai messa in pratica. Anzi, in questi ultimi anni le uniche modifiche o stravolgimenti, anticostituzionale per giunta, sono quelle che certo non servivano ovviamente al paese, ma ad una sola ristretta cerchia di persone.
Auspico per il nostro paese,per me e i miei discendenti di assistere ad un nuovo rinascimento che possa svegliare le coscienze civili di tutti e riprenderci finalmente la dignità di popolo unito.
Nuovo Rinascimento Italiano 2
Inserire in ogni statuto di ogni partito politico costituito o costituente (un dovere morale e civico) la norma che non consenta adesioni di persone che hanno avuto, o hanno in corso procedimenti penali a base corruttiva o reati ad esso connessi.
Fino ad ora non ho mai letto in alcun statuto questa norma……(forse solo l'Italia dei valori l'ha inserita);
-Dimezzare il numero dei membri delle due camere, accorpare in maniera seria alcuni dicasteri (taluni inutili veramente, nati i più per compiacere qualcuno …)
Ritornare al sistema elettorale con le preferenze e dare veramente la possibilità ai cittadini di votare col diritto di scelta costituzionale e eliminare la maggioranza relativa, mettere un quorum per evitare che predomini sempre la minore maggioranza.
Limitare i mandati di eleggibilità dei componenti parlamentari a solo due legislature e poi rien va plus, altra gente, altri volti. Per ottenere questo in molti hanno firmato per indire un referendum nel ormai lontano Vday di Beppe Grillo, ma quelle firme ancora giacciono in una scatola senza una risposta nonostante l'Art.71) c'è anche la mia....
Parla spesso dell'età anagrafica media dei parlamentari elevata, ma secondo me non è l'età che hai, 40,60,70 anni, ma i valori che ti sei portato appresso e persone come Giovanni Sartori, Margherita Hack, e altri, sarebbero preferibili alla grande....e non le vedrei male in un eventuale auspicabile governo tecnico per mettere in atto le riforme necessarie.
E poi, a me obiettivamente non mi interessa una mazza di quello che un politico fa nel suo privato, mi interessa quello che fa o come si comporta verso l'istituzione che rappresenta, ma in questo nostro paese siamo arrivati a rischiare la caduta del governo non per come si è comportata tutta la compagine,ma per questioni che dovrebbero riguardare la coscienza. Come cittadina sono interessata a ciò che fanno per il paese e non come si comportano nel privato....
-Dimezzare la spesa per le forze armate.(Art.11) "L'Italia ripudia la guerra"...ma va a dare una mano a chi la promuove ....
-No alle CASTE di qualsiasi tipo, formatisi negli ultimi anni hanno aggregato percentuali di potere individuali in un potere devastante per questo paese bistrattato e deriso.
-No all’ingerenza dello stato vaticano, sono e devono rimanere due cose distinte. (Art.7)
No alle leggi e norme dettate da tale ingerenza, voglio decidere io che faccio parte del popolo e quindi sovrano, quando far nascere, come far nascere e sempre come tale, essere se stessi senza discriminazioni di alcun tipo, sposarsi o unirsi dando origine ugualmente ad un progetto familiare ma soprattutto libera (nel caso di una fase di stallo sanitaria) di quando e come morire. (Art. 32)
Per arginare corruzione, collusioni e tutto ciò che relativo alla disonestà civile è possibile attuare una mischiatina alle carte di tutto il personale delle forze militari?., finanza, carabinieri, polizia etcc.
Quelli attualmente in forza al sud, mandarli al nord e viceversa, almeno sarà meno facile per quelli che lo sono, accedere al solito sistema immorale dello stesso tipo…
Ormai il danno è stato fatto,….ma sarebbe l’ora davvero di normare il conflitto di interessi che dilaga ormai senza più ritegno alcuno.
Libertà di informazione, sempre, dovunque e comunque specialmente per questioni di interesse sociale. (Art.21)
BASTA ai finanziamenti pubblici dei partiti e all'editoria (Firme in cantina con le altre raccolte, anche lì c'è la mia....)
-Inserire la parola vecchiaia ed animali (Art. 31) ..."la Repubblica protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù".
-Attuare politiche serie che affermino ciò che sancisce l'Art.33..."L'arte e la scienza sono libere....
-Aggiornare il sistema pensionistico dividendo in due le categorie lavorative in base alla tipologia.
Come dipendente pubblico comprendo la diversità e il logorio fisico che c'è tra un operaio edile, un minatore o affini e mi sembra giusto che per tali categorie, che definiremo usuranti, necessitino meno anni contributivi ai fini pensionistici,e mi irrigidisco ulteriormente quando penso che, più o meno a tutte le categorie di lavoratori, servono 40 anni per definirsi pensionato,mentre ai nostri dipendenti siano sufficienti 23 mesi …….
In quanto donna poi vorrei dire ancora una cosa riguardo il capitolo pensioni….
Le donne sono il motore pulsante di questo pianeta, assumono ogni giorno infiniti ruoli nell’intera catena sociale, produttiva e lavorativa, per questo credo che abbiano il diritto di andare prima degli uomini in pensione ed invece…stiamo arrivando alla parità con gli uomini come contribuzione, di questa parità però non so di che farmene…
Persone (le solite che girano…) che passano i loro mesi a spostarsi da una sede all’altra per presiedere a 5 o 6 consigli di Amministrazioni Pubbliche, Banche, Istituzioni statali o compartecipative imbrigliando il paese al potere economico di pochi.
- Fare norme che regolino l’eleggibilità di tali cariche, limitandole per numero e per mandato elettivo.
Mi sembra abbastanza; alla luce dei fatti è augurarci che questo governa cada malamente, mi indigna però profondamente constatare che pur essendoci stati molteplici occasioni per gridare all'indignazione e all'anticostituzionalità per sbatterli tutti fuori, possa succedere oggi per i ben noti motivi che di valori politico-istituzionali ha ben poco a che fare......
Ad Atene si fa così... 461 a.c.
"Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue,allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamos ospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere amodo suo. Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non diemticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato non non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, ben tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sè una felice versatilità, la fiducia in se stesso,la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così."
martedì 2 novembre 2010
A mia fliglia
" Niente è per una donna più simile alla felicità di un figlio che le farà sognare l'amore per sempre ....ora lo sai,amore mio...
La tua mamma